Anche nel futuro trovare l’anima gemella resterà complicato, e se l’algoritmo che combina i profili per gli incontri fa un errore apparentemente madornale, si può scoprire che non tutto il male viene per nuocere. Benvenuti a Weird City.

 

Se non vi siete spaventati abbastanza con la serie Black Mirror trasmessa da Netflix, ambientata in un futuro distopico ma in realtà ispirata al mondo di oggi, perché incentrata sui problemi di attualità e sulle sfide poste dall’introduzione di nuove tecnologie con possibili effetti collaterali non previsti, su YouTube Premium, un servizio in abbonamento che consente di fruire di tutti i contenuti presenti sulla piattaforma senza la pubblicità, è approdata Weird City, serie TV la cui prima stagione è composta da 6 episodi che mescolano fantascienza e commedia, ideata da Jordan Peele e Charlie Sanders. Un mondo stravagante reso inquietante non da un clima al collasso o dalla carenza di risorse naturale, ma dalla grottesca deriva dell’umanità, sempre più dipendente da algoritmi e app.

Ogni episodio porta in scena un tema rilevante per gli Stati Uniti e per il mondo contemporaneo, tra cui la dipendenza dai social media, le app per organizzare appuntamenti e l’ossessione per il fitness. Tutte le storie si svolgono a Weird, una metropoli dove la società è divisa in due tra gli Abbienti che vivono Sopra la Linea e i Non Abbienti che vivono sotto questa barriera di frontiera. I primi trascorrono una vita dorata da benestanti ai quali è offerta qualsiasi possibilità, mentre i secondi abitano senza soldi in un conglomerato di case squallide e tavole calde aperte fino a tardi.

Per passare il confine che separa un lato dall’altro, tutti i cittadini devono essere provvisti di appositi permessi, ma la distanza tra i due lati del muro è assolutamente estrema. Per esempio i ricchi sono stufi di mangiare tartufi e troppo spaventati dall’idea di andare ad assaggiare il cibo dei poveri, una sottile critica ai nostri standard di vita da paesi occidentali altamente industrializzati.

Nell’episodio pilota dal titolo “La persona giusta”, disponibile su YouTube gratuitamente (in inglese con i sottotitoli in italiano) senza bisogno di sottoscrivere l’abbonamento, il timido Stu è un ex abitante della Low Line che è riuscito ad accedere alla città “alta”, grazie alla creazione di una app di estremo successo da parte di sua madre. A causa delle sue origini però non ha il privilegio di cui godono i ricchi di Weird City, un’anima gemella assegnata fin dalla nascita.

Stanco di sentirsi solo, si rivolge alla società “The One That’s The One” (quello che è proprio quello giusto) dello scienziato Dottor Negari, che per creare il perfetto abbinamento tra due persone, promettendo un risultato positivo con garanzia del 100%, usa un metodo particolarmente invasivo composto da domande specifiche abbinate a un test del DNA

Stu attende con ansia l’arrivo a mezzanotte in punto della moglie ideale che gli è stata promessa, ma sulla porta di casa, connesso dall’algoritmo per incontri, non si presenterà una donna bensì l’attempato Burt. Anche se all’inizio entrambi pretendono di essere eterosessuali e sono convinti che ci sia stato un errore, uscendo fuori a cena scoprono che i punti che hanno in comune sono disparati. Per esempio entrambi sono sempre in ritardo, sono cresciuti nella stessa zona a Low Line, anche il loro ristorante preferito è lo stesso!

Si susseguono scene davvero tenere, e ci si ritrova immersi in una storia d’amore gay che risolleva l’animo, anche perché la forte differenza di età tra i due protagonisti non è mai vista come un ostacolo ma è un semplice dato di fatto. Burt incontra i genitori di Stu e ci va d’accordo parlando di cose che appartengono a un’epoca che li accomuna, e Stu incontra i figli di Burt che all’opposto sono più vicini come età ed esperienze a lui.

Il finale naturalmente non lo riveliamo per non rovinarvi la sorpresa, ma è assolutamente da lodare che un prodotto televisivo di larghissimo consumo, considerando che oramai il concetto di TV si è espanso fino ai nostri telefoni cellulari, usando la “stranezza” faccia pensare e insegni l’inclusione e l’accettazione fuori e dentro la comunità LGBT.

Forse anche nel futuro le difficoltà nel trovare l’amore della propria vita non saranno cambiate, ma nel presente qualcosa di buono per fortuna sta accadendo. Come dice Stu: “Qualsiasi, qualsiasi cosa può essere superata con un po’ di coraggio”.