La capitale della costa azzurra è entrata a far parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 2021 come “Città del turismo invernale della Riviera”. La villeggiatura per le élites prima, il turismo democratico per tutti in seguito, e da tempo più recente quello inclusivo verso il segmento LGBT, confermano che Nizza è una destinazione speciale, da godersi in qualsiasi momento dell’anno.
foto di apertura: Maxime Holst per Unsplash
Alla fine del 1700 Nizza è ancora un piccolo borgo ma i primi stranieri, appartenenti all’aristocrazia o a famiglie benestanti, arrivano a trascorrere la stagione autunnale/invernale per godere del clima temperato e delle dolci colline verdeggianti che la circondano. Un passo alla volta s’iniziano a costruire ville, palazzi, alberghi, teatri, giardini e sul filo del tempo, con il cambio dei gusti e delle mode, coabitano gli stili architettonici: dai più sobri ai più eccentrici. L’area di circa 522 ettari dove sono presenti tutti questi edifici è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei siti patrimonio dell’umanità, e andare alla loro scoperta è una piacevolissima caccia al tesoro anche per chi non è interessato all’architettura. Tra Neo-classicismo, Ecclettismo, Art nouveau, Art Déco, Modernismo… rimarrete abbacinati dalla varietà.
All’inizio del 1900 si operò una democratizzazione delle presenze e iniziò l’era del turismo estivo e balneare. La città che ha trovato nell’arte dell’accoglienza la sua anima, negli anni 2000 abbraccia la comunità arcobaleno con un’inclusione autentica e attenta. Il marchio Nice irisée naturellement, iridescente per natura, è concesso alle attività commerciali friendly dopo che hanno partecipato a un programma di formazione organizzato dall’Ufficio del turismo insieme alle realtà associative LGBT locali. La lista degli indirizzi, che include anche i nostri locali di divertimento, è presente in una guida scaricabile in inglese qui.
Nizza è una città piena di vita sempre, che propone un mondo di cose da fare e da vedere anche nei mesi di cosiddetta bassa stagione. Vi guidiamo alla sua visita partendo in maniera classica con alcuni luoghi imprescindibili, iconici e anche fuori dai giri più battuti che però vale la pena scoprire. Passeremo poi all’incredibile offerta che dalla vita notturna alla cultura, passando per i grandi eventi come il pride in estate e il carnevale queer in inverno, la incastonano tra le destinazioni da vedere più volte nella propria vita, da soli, in romantica compagnia o con il proprio giro di amicizie.
Partiamo dall’ampia place Masséna che è il punto di collegamento con la città vecchia. Circondata da portici e centro nevralgico degli eventi pubblici, le sue particolarità̀ sono i sette piedistalli su cui s’innalzano moderne statue che rappresentano i continenti (di notte s’illuminano di diversi colori), e la fontana del Sole con al centro Apollo, alto 7 metri. Il dio pagano è completamente nudo e per questo in passato la statua fu considerata molto scandalosa. Lo circondano le allegorie della Terra, di Marte, Mercurio, Saturno e Venere, ciascuna trainata da un cavallo che fuoriesce dalle acque.
Imboccate poi rue Saint-François de Paule fermandovi per una doverosa visita alla storica Maison Auer di fronte allo sfarzoso teatro dell’Opera. Questa confetteria-cioccolateria era frequentata dalla regina Vittoria ed è rinomata per la squisita quanto costosissima frutta candita. Proseguite per raggiungere la piazza del mercato dei fiori (e non solo) in cours Saleya, pittoresco passaggio verso le strette e tortuose stradine caratteristiche del Vieux Nice.
Oltre a belle ed artistiche chiese storiche e negozi di vario genere, qui vi aspettano bar e ristoranti certificati dal marchio di qualità Cuisine Nissarde, le respect de la tradition, dove assaggiare i piatti tipici eseguiti secondo le ricette originali come la salade niçoise, a base di verdure crude, uova, tonno, acciughe; la tapenade, una purea di olive, capperi, acciughe condita con abbondante olio che si serve spalmata sui crostini di pane come antipasto; la socca, una torta salata piatta a base di ceci che assomiglia alla farinata ligure; la pissaladière, una sorta di pizza senza pomodoro formata da un letto di cipolle e condita con sardine e piccole olive nere; la daube, un morbido spezzatino di carne bovina accompagnato da patate stufate o dalla merda de can, gnocchi verdi per la presenza delle bietole.
Il tipico cibo da strada locale è il pan bagnat, un panino rotondo farcito con gli ingredienti della famosa “insalata nizzarda”, da accompagnare con un bicchiere di vino rosé. Noi abbiamo mangiato a pranzo al ristorante Chez Acchiardo in 38 rue Droite, gestito dalla stessa famiglia da quattro generazioni, e cenato alla brasserie Gaglio in 2 place Saint-François. Se, invece, siete alla ricerca di un regalo artigianale certificato 100% francese, Trésors Publics in 11 rue du Pont Vieux (di proprietà e gestione gay) è un vero antro delle meraviglie dove acquistare per esempio un très chic porta uova sode da picnic! Alla domenica mattina potete unire shopping e brunch alle Galeries Lafayettes in 6 avenue Jean Médecin.
Il parco botanico della collina del castello offre belle viste panoramiche sul Mediterraneo e sul porto, e non può mancare una camminata, magari mano nella mano, sul lungomare della Promenade des anglais, una delle passeggiate più lunghe d’Europa, con sosta per foto ricordo davanti al lussuosissimo hotel Negresco. Se preferite zone molto predilette dai locali e meno frequentate dal turismo di massa, il quartiere multietnico e popolare di Libération che si dipana intorno ad avenue Malausséna fa al caso vostro.
Qui il Marché aux fruits et légumes è composto principalmente di produttori locali, e al suo centro si trova la struttura della vecchia stazione Gare du Sud con le sue creazioni in vetro ispirate da Gustave Eiffel. Per un’esperienza ancora più autentica arrivate fino a place Charles de Gaulle e in rue Flaminius Raiberti entrate dentro il quasi centenario, pittoresco, piccolo mercato coperto Cité Marchande Docks de la Riviera, per sorseggiare in aperitivo un bicchiere di pastis, liquore a base di anice che si beve allungandolo con l’acqua.
Se avete tempo e buone gambe, la cattedrale ortodossa russa dedicata a San Nicola fu la prima a essere stata consacrata fuori dai confini nazionali ed è uno scrigno di bellezze iconografiche e architetturali mozzafiato. L’interno possiede una decorazione molto ricca, ornata di molteplici icone, di affreschi, di rivestimenti in legno scolpiti e di un’iconostasi in metallo a sbalzo e cesellato. All’esterno i colori delle cupole che riflettono quelli del mare sono un autentico spettacolo.
Matisse s’innamorò della luce di Nizza a tal punto da decidere di trasferire qui la residenza e il suo atelier di pittura. Inserito in un parco di olivi e accanto a dei resti archeologici romani, a lui è dedicato un museo in cima alla collina di Cimiez, un quartiere residenziale di lusso dove si trova anche il museo nazionale dedicato a Marc Chagall. Il MAMAC Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain offre sia un punto di vista incomparabile sull’arte contemporanea dagli anni ’50 ai nostri giorni, sia una vista panoramica mozzafiato sulla città dalla terrazza situata sul tetto. In tutto sono 12 i musei presenti in città.
Non sempre si ricorda che Nizza era “italiana” ma fu ceduta da Cavour, primo ministro del regno di Sardegna, all’imperatore Napoleone III in cambio del suo appoggio alla politica di unificazione nazionale condotta dalla monarchia di casa Savoia. Anche “l’eroe dei due mondi” nacque in questa città nel 1807 e da place Garibaldi, dove se avete nostalgia della cucina di casa vi aspetta il ristorante italiano Sentimi, si entra nel quartiere Bonaparte. È questa la zona arcobaleno, quasi tutta concentrata nel cosiddetto petit Marais niçois nei pressi del porto, dove ci sono alcuni dei principali locali gay e la sede del Centre LGBT Côte d’Azur che riceve la visita di circa 2000 persone l’anno e ospita una ventina di associazioni che si occupano di vari temi.
Forse anche gli amanti della storia e delle tombe famose potrebbero non conoscere la figura di Magnus Hirschfeld, medico tedesco ebreo gay, che fu il primo a studiare alla fine del 19° secolo la sessualità umana su base scientifica e nel suo insieme. Fu uno dei padri fondatori dei movimenti di liberazione omosessuale e nel 1934, a seguito della persecuzione nazista nei suoi confronti, si trasferì a Nizza, dove morirà l’anno successivo a 67 anni per un attacco di cuore il giorno del suo compleanno. Questo autentico pioniere della conquista dei nostri diritti civili è sepolto nel cimitero di Caucade, e anche a lui devono andare la nostra memoria e il nostro ringraziamento.
Tornando a temi più allegri, per ballare vi consigliamo la discoteca Glam, per mangiare o bere un cocktail vista mare Le Sunset-Nice al 69 quai des États-Unis, l’Eagle bar e Malabar station sono i cruising più famosi. Per le ragazze lesbiche l’associazione di riferimento è Caram’elles che organizza moltissime attività ogni mese, come anche l’associazione culturale Polychromes.
Anche l’intrattenimento politico-culturale arcobaleno che Nizza offre è ripartito su tutto l’anno (qui l’elenco periodico dei principali eventi). In aprile il festival Rencontres Cinématographiques IN&OUT, giunto nel 2023 alla sua 15a edizione, propone una valida programmazione queer non convenzionale tra lungometraggi, cortometraggi, documentari e retrospettive. In autunno, invece, i film di ZEFESTIVAL s’irradiano in tutta la regione sud, quindi oltre a Nizza anche Marsiglia, Tolone, Avignone, Seillans.
In Francia il corteo del pride si chiama marche des fiertés e dal 2004 qui si tiene a luglio sotto il nome di Pink Parade. Il festeggiamento del Carnevale si tiene dal 1873 nella seconda metà del mese di febbraio ed è uno dei più famosi del mondo. La festa dura circa quindici giorni con strepitosi carri allegorici e burleschi decorati in base al tema scelto, che sfilano per le strade sia di giorno che di notte. Il Lou Queernaval, il primo carnevale LGBT di Francia, è inserito nel programma ufficiale ed è una coloratissima festa aperta a chiunque, trascendendo tutti gli amori e tutte le differenze, perché vuole trasmettere con orgoglio un messaggio universale di convivenza, resistenza, rispetto e umanità.
Per un city break di un fine settimana o un soggiorno più esteso, Nizza si raggiunge comodamente con volo diretto aereo da Roma; da Milano in treno con cambio a Ventimiglia, o in un’unica tratta in autobus con Flixbus. La scelta degli alberghi dove dormire va da budget a extra lusso, e noi vi suggeriamo i 4 stelle Hôtel Nice-Riviera e Le WindsoR Jungle Art Hotel e il 5 stelle con SPA Boscolo Nice, dove abbiamo soggiornato.
Come speriamo di essere riusciti a raccontare, ogni occasione o momento sono buoni per andare nel cuore della Baia degli Angeli. Sole o tempo mite sono assicurati per la maggior parte dell’anno, come forti emozioni ai visitatori e alle visitatrici che la scoprono per la prima volta, ma anche a chi ci torna per lasciarsi incantare dall’eterno charme della Costa Azzurra.
Si ringrazia l’Ufficio del Turismo Metropolitano Nice Côte d’Azur per il supporto: www.explorenicecotedazur.com/it/
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