CISGENDER A CHI?
Come aggettivo o come sostantivo, cisgender è diventato un termine onnipresente nelle comunicazioni a tematica LGBT. Ne conosciamo però le origini, e capiamo i limiti e le sfide che l’uso di questa espressione comporta? È un’ulteriore etichetta che rimette in equilibrio le differenze o un derogatorio simbolo di privilegio rispetto a chi si identifica nel ventaglio transgender?
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